COMMEDIA ARMONICA
Cantata "popolare" con Coro misto e
Orchestra op. 99 (1990)
Liberamente ispirata dal madrigale "Il
cicalamento delle donne al bucato"
di A. Striggio
Orchestra Sinfonica Abruzzese e Corale "Novantanove"
Pierangelo Castellani, maestro dei coro
Erasmo Gaudiomonte, direttore
concertatore
E' l'alba di un giorno di primavera.
Alla riva di un fiume. Introduzione
orchestrale durante la quale si vedono dei cacciatori
attraversare il ponte del fiume, dei
contadini che si avviano verso i campi e dei pastori
che portano ad abbeverare il gregge.
Una barca con dei suonatori scende lungo il
fiume lentamente.
Coro maschile : Ecco ridente maggio
Ecco quel nobil
mese
che carico di fiori
vien a dar imprese
a' nostri cuori.
Ecco la primavera
ecco il tempo
novello
tomar che più mai
bello e più giocondo.
Tutto lo mondo si
mantien per fiore
e per lo fiore si
mantien amore
e io son fiorito e
vado più fiorendo
e più fiorisco più
in fior m'intendo.
Uomini : Buon giomo belle
donne
Donne : a te il buon
anno
Uomini : a te il buon
anno
Donne : O tu, sei
Pasquella?
Come la fai col tuo
leggiadro amante?
Ma l'è che
l'arrogante mi fugge e mi disprezza
né mi lascia pelar
le ciglia
né imbiancarmi il
viso.
Il mio con dolce
viso mi donò
un bel bacio
l'altra notte.
Uomini : Il suo con dolce
viso
le donò un bel
bacio l'altra notte.
Donne : Sai tu questa
novella?
Che ?!
La figlia di Lucio, mio vicino, vuoi
maritarsi.
Uomini : Che è quel che
dici?
Donne : E quella del
fornaio vuol maritarsi anch'essa.
Uomini : Non è gran
meraviglia!
Tosto ne vien quel
che altrui non aspetta.
Donne : Tosto ne vien
quel che altrui non aspetta.
Venendo ieri dal ballo il mio drudo scontrai che mi fe'
dono
di un pettine di sei fusi e di uno specchietto.
(Un'invidiosa):
Ohimè, quanto belletto si pone mai
certa vecchia ch'io
conosco!
Uomini : (a parte sottovoce): Ti parti cor mio
caro
mi lasci in pianto
amaro
e senza alcun
riparo
l'anima senza te.
Non ti partir da me
eh, cor mio caro
per la tua fe'!
E pur se voi andare
ricorda di tornare
mia vita non può
stare un'ora senza te.
Non ti partir da me
deh, cor mio caro.
Donne : (Un'altra invidiosa): Saria mai quella da quell'occhio losco
ch'è sì gentil e
destra cavaliera ?!
Donne : Dove ne andavi l'altra sera?
A portar di voler di mia padrona
questo filato bello
ad imbiancare.
Uomini : E' lei!
mia vita, il mio amore!
Donne : Attende più
l'amore?
Uomini : Attende più
l'amore?
Donne : Più che mai. E a
dirtelo in segreto
me ne voglio partir
tre quattro giorni
e faccia poi l'amor
con chi le piace!
Uomini : più che mai
Donne : buon pro le
faccia!
Uomini : buon pro le
faccia.
Una prima mano del bucato è fatta
Donne : Lo sai che la
fante dell'oste, mio vicino, è
maritata.
Uomini : E'?
Donne : E' maritata con uno che si chiama
Boccalino che la tien ristretta per gelosia in una cameretta
Uomini : Ho inteso anch'io che questo
non è froda
No, certo no.
Già, è maritata
con uno che si chiama Boccalino
che la tien
stretta per gelosia in una cameretta.
Donne : Che mi dici? per
gelosia!
Questo è ben peggio
Uomini : Si, l'ho inteso anch'io.
Donne : quest' è ben peggio, sì.
Uomini : Quest'è ben peggio.
Donne : Oh! vedi, vedi il nibbio che porta
un pulcino; gridate, gridate. - ahi, ah, ahi, ehi, .. sciò!
Uomini : Oh! vedi il nibbio;
gridate: ahi, ahi, ahi, oh!
Donne e Uomini : Ti si secchi il
becco uccel rapace
lascialo andare.
Uomini : Oh quanto mi dispiace
Donne : che cosa per tua fe'?
Uomini : quel che monna dice
Uomini e Donne : che una radice la
magna
nanti pasto Ser
Petruccio.
Donne : l' ho udito dire anch'io.
Uomini e Donne : e peggio, il
Lollo amico mio
che a mattin levossi col capo
nelle brache di Galante!
Così disse la fante.
Deh, taci per tua fe'
non più contrasto.
Durante il breve
interludio musicale, la scena cambia.
Ora ci troviamo
in un bosco con un mulino sul fondo.
Uomini : Quanto bella t'ha fatta la tua mamma
T'ha fatta bella
e t'ha messo un fiore
l'ha messa alla
finestra a far l'amore
Oh rosa
Oh rosa
gentilina
T'ha fatto bella
e t'ha messo una rosa
t'ha messo alla
finestra a far la sposa.
Donne : Ah se potessi esser n'
uccellino
avessi l'ale da
poter volare
vorrei salire su
quel finestrino
dove sta lo mio
amor a macinare.
Macina mugnain
che l' acqua è fonda
Uomini : non passo macinar
!'amor mi abbonda
Donne : macina mugnain che
l'acqua fugge
Uomini : non posso macinar
l'amor mi strugge
La scena torna
sulla riva del fiume.
Le lavandaie
sono in pieno lavoro.
Un gruppo di
contadini portano ad abbeverarsi dei cavalli.
Donne : Non ti ricordi quando venne a
marito quella
villanella qual si pensava
che la sua
bellezza mai non mancasse?
Uomini : Non ti ricordi quando venne a marito?
Oggi fa un anno
Si, quella
villanella che la sua bellezza mai non mancasse.
Uomini e Donne : Suo danno se fu
stolta!
Ora tu vedi
com'ella sta.
Io ti vorrei pur
dire
ma tu te ne vuoi
gire.
Donne : Io partir dovrei
Uomini : Perché?
Donne : Io partir dovrei
perché madonna
spesso mi costringe
a far pane e
bugada in un sol giorno
ma l'amor del
mio Ruspa mi ritiene.
Uomini : A far pane e bugada in un sol giorno?
Uomini e Donne : Ciascuno vive in
pene .... che hai tu?
Donne : Non saprei dire se non ch'io sento
un certo pizzicore arde nel core.
Uomini : Forse sarai ammalata.
Donne : E' più presto un terror ch'io ho chius' in l'ossa per la
fantasma
che m'apparve
ier sera.
Nol dire se tu
non voi ch'altrui il sappia.
Lasciamo stare
Uomini : E' più presto un terror ch'io ho chius' in l' ossa
per la fantasma
che m'apparve ier sera. ah! ah! ah!
Lasciamo stare.
Uomini e Donne : Volete ch'io vi faccia smascellar
dalle risa tutte quante?
Donne : Si, dì presto.
Andando a casa
(ah! ah!, nol posso dire)
mi venne
incontro quel che tanto m'insegue per la via
oh, che voglia
ebbi io di lavargli il viso!
Uomini : Eh!, eh!, eh!
Ti volea forse stropicciar la schiena? Ah!, ah!, ah!.
Donne : Stropicciar la schiena, se 'l meritava?
E perché
pazzerella, non sono uomini anch'essi?
E io ti dico.
Su dimmi presto.
Almen l'avess'
io fatto!
"Gran
mercé, speranza mia, mi raccomando a voi", m'avrebbe detto.
Entra un carro
di suonatori gitani dai vestiti variopinti e con diverse mascherature.
Le lavandaie
interrompono il lavoro.
Uomini e Donne : Sonatemi un
balletto col mio amor vogl' io danzar.
Ch'io trovo gran
piacer nel ballo a dirvi il ver.
S'accordi ogni
strumento
la mia donna è
pronta già
il mio drudo è
pronto già.
Sonate, sonate, sonate.
eseguono quattro danze: 1.
Danza contadina
2. Danza moresca
3. Danza dei "rubabaci"
4. Saltarello
dopo il gran ballo tornano tutti alle proprie faccende
Donne : Orsù, stendiamo questi panni
mentre ha gran forza il sole.
Uomini : A' fatti.
Donne : Dite il vero, ma voi madonna perché vi fate vostra
quella tela
che
adoprò a' miei bisogni
al
fin del mese?
Dici
a me?
Sì.
Ti
sbagli se tu credi
sia
tuo questo straccio che mai fosse.
E
io dico che è mio.
Non
dici il ver.
Tu
menti per la gola.
Aspetta
mi bugiarda megera, ladra, mariola.
Porca
sei tu, sei tu.
Aspetta
mi megera, mariola, ladra,
porca
sei tu, donna mariola.
Uomini : Va, va trova i
birri.
Donne : E tu, d'osti e
giudei.
Traditora, to' questo (le da uno schiaffo).
E tu quest'altro! Ah! poltrona to'
questo to' .... Ahi!.
Uomini : E che diavol fatte?
Vi
volete distruggere da voi stesse
e
cavar gli occhi?
Donne : ahi! Ti venga la peste.
Ahi!. Ingorda lupa, lascia i capelli.
Uomini : Stat' addietro, basta, tienla stretta.
Donne : E tu nomini pelare, lascia, ahi!
Uomini : Su presto fate pace e cantiamo
Uomini e Donne : E cantiam qualche
verso con bella voce
Comincia tu....
Donne : che fa lo mio amore che non viene?
L'amor
d'un'altra donna se lo tiene.
Oh! quant'è
pazzo e ancor più pien d'errore
chi la
vecchiezza aspetta per far l'amore.
Uomini : Chi non sarìa più di me felice
se tu goder volessi della radice. Ah!, ah!, ah!.
Donne : Oh!.
Donne : Olà, brigata, è tempo di partirsi
ch'è sera ormai.
Uomini : Partiam.
Uomini : Salute belle donne, e buona notte.
Donne : Arrivedersi.
Quando?
Doman mattina al
forno.
Sta certa. Sarai
di buon ritorno.
Buona notte.
Uomini e Donne : Ecco ridente maggio.
Ecco quel nobil mese
che carico di fiori vien
a dar' imprese a' nostri cuori.
Ecco ridente maggio
Che carico di fiori
a noi fa dolce invito
a nuovi amori.
La barca con i suonatori sparisce dietro la curva de! fiume.
Un folto gruppo di donne risale la strada che porta di sopra,
verso il caro colle.
© 1990 Dimitri Nicolau - SIAE, Italy
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